La santa ospitalità degli Albanesi

Dal nostro archivio

C’è un detto in albanese che dice:

“la casa albanese, prima di essere del proprietario, è di Dio e del mio amico”

L’ospitalità è un ideale caro e importante della società tradizionale albanese. È del tutto inimmaginabile che, con tutte le grandi difficoltà economiche dell’intera realtà albanese, una persona non sia accolta o rimanga fuori in strada senza un tetto. Gli Albanesi hanno un’ospitalità sacra e sconfinata. Si dice che durante la dittatura comunista, quando si progettava la costruzione di un albergo nel nord del Paese, i residenti della città in questione si sentissero insultati e arrabbiati. Secondo loro, la città non aveva bisogno di un albergo, perché ogni viaggiatore che desiderava un posto dove stare, doveva solo bussare alla porta, a qualsiasi porta, per mangiare e pernottare.

L’ospitalità è considerata un istituto e un’usanza popolare. Nella lingua albanese non viene fatta alcuna distinzione tra “ospite” e “amico” perché si usa la stessa parola. Dopo essere entrato in una casa, all’amico si offre sempre qualcosa da bere o da mangiare, secondo il motto albanese “pane, sale e cuore”. Il pasto è fatto con caramelle e dolci, frutta e caffè, o almeno con un bicchiere d’acqua.

Chi entra in una casa è immediatamente posto sotto la protezione del padrone o della famiglia, cioè il proprietario della casa è responsabile della sicurezza e dell’onore dell’amico fino a quando non lascia la sua casa o la sua terra. Per questo il padrone di casa accompagna l’amico, quando esce, fino alla fine delle sue proprietà e, se c’è pericolo, lo accompagna a casa sua o alla casa successiva dove entrerà. In questo modo il viaggiatore potrà viaggiare in sicurezza.

Questo succedeva una volta. Invece adesso l’ospite si accompagna a seconda della disponibilità dei signori di casa fino alla porta o fino al pullman. In ogni caso è il padrone di casa che si offre di pagargli il viaggio. La signora di casa s’impegna affinché l’ospite abbia tutto pronto prima di partire, e lei, da parte sua, mette nella valigia dell’ospite cibo e frutta per il viaggio e per quando rientrerà a casa.

Il padrone di casa ha il dovere di far sentire l’amico il più bene possibile. Quando gli Albanesi costruiscono le loro case, pensano sempre a una camera che sia la “camera dell’ospite”.

[Blerta, Zyra, Entoni – Corso A, Primo Livello CPIA Pontedecimo]

Foto: Rruga Ura e Mesit, Boks, Albania. Credit: Ergis Temali / Unsplash

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