La mia infanzia a La Esperanza

Dal nostro archivio

Mi chiamo Lourdes, sono nata nel 1981 in un paesino chiamato La Esperanza, che appartiene alla provincia di Cotopaxi, in Ecuador, sud America.

La mia infanzia fino a otto anni l’ho vissuta nella mia terra natale, ho iniziato la prima elementare a cinque anni, l’insegnante si chiamava Rosita, una donna meravigliosa. La tengo sempre nel mio cuore, mi faceva partecipare a tante recite, specialmente a quelle natalizie. Avevo compagni di classe molto bravi, tanti venivano da famiglie che si dedicavano a lavorare nell’agricoltura, coltivavano canna da zucchero, mora, naranjilla e fagioli.

I miei fratelli ed io passavamo la maggior parte del tempo con mia mamma, nostro padre aveva un autobus interprovinciale, quindi per lavorare era fuori casa per giorni, a volte anche settimane ma il giorno che faceva ritorno non c’era gioia più grande per noi, ma molta, moltissima per me. Tanta era la gioia che appena si fermava salivo subito sull’autobus, lo abbracciavo felice, poi subito gli domandavo quando sarebbe andato via. Lo facevo per sapere quanti giorni restava a casa. Dopo scendevamo, mi dava il solito sacchetto con i popcorn, ed io contenta li mangiavo anche se non erano più croccanti.

Nel paesino ci portava nel bosco a caccia, ma povero papà non riusciva a cacciare con noi bambini rumorosi, al massimo prendeva tre tortore, ma sono sicura che papà era felice non tanto di cacciare ma di godere quei momenti con noi figli e mia madre.

Un giorno però arrivò per me la triste notizia, mamma disse che dovevamo andare via dal paesino, perché i miei fratelli dovevano andare a fare il liceo, quindi ci saremmo trasferiti in una città vicina, papà aveva già fatto costruire la casa.

In questa nuova città ho finito la scuola elementare, dopo sono andata alle medie in una scuola privata in un’altra città vicina, prendevo l’autobus tutti i giorni alle 6,30 di mattina e facevo rientro alle 14,30.

Ho fatto anche le superiori e preso il diploma. Dopo mi sono iscritta all’università in una città grande, ho studiato due anni, poi per motivi di salute di papà ho lasciato gli studi, anche se lui non voleva. Ma io non volevo essere un peso, così decisi di andare in Italia, non avevo ancora 19 anni ed ero già a lavorare a Genova, dove sono ormai residente da 24 anni. Ma ogni volta che posso, torno in Ecuador e visito il mio amato paesino, La Esperanza, dove ho vissuto la mia infanzia.

[Lourdes – Corso A, Primo Livello CPIA Pagano Doria]

Foto: credit Alexander Schimmeck / Unsplash

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