La mia esperienza all’Istituto Alberghiero Nino Bergese

Dal nostro archivio

Quest’anno ho frequentato due scuole: il CPIA di Voltri e l’Istituto Alberghiero Bergese. Non ho mai avuto l’idea di studiare alla scuola alberghiera, ma nel mese di febbraio, grazie al programma di Orientamento, il professor Andrea Cresta è venuto al CPIA di Voltri e ha presentato la scuola e i programmi di studio. Le sue parole mi hanno talmente appassionata che due giorni dopo sono andata al Bergese per iscrivermi. Quando sono arrivata, ho parlato con il professor Cresta e ho scelto di fare l’indirizzo Sala, Bar e Vendita.

Con il professore abbiamo concordato che sarei andata due pomeriggi all’Alberghiero, nei giorni di lunedì e giovedì con gli studenti del secondo anno, e gli altri giorni avrei continuato le lezioni anche al CPIA di Voltri per prendere la Terza media.

Dopo poco tempo avevo già la divisa di sala: camicia, pantaloni, cravatta, gilet e grembiule. Il primo giorno al laboratorio dei camerieri c’era il professor Gulli, che è il mio insegnante di Sala. Gli studenti, una dozzina tra ragazze e ragazzi, erano tutti simpatici.

In questi mesi ho imparato a fare il piano del tavolo, cioè l’apparecchiatura del tavolo, e l’uso dei piatti. All’inizio avevo un po’ di preoccupazione nel trasportare tre piatti nella stessa mano, nel fare il servizio inglese e la radura. Ho anche imparato a preparare i diversi tipi di cocktail come il Mojito, il Frozen, il Dry Martini e anche il Frozen Daiquiri. Adesso conosco a memoria i loro ingredienti e gli strumenti di preparazione, sono in grado di dosarli in modo che non siano troppo aromatizzati e sono anche capace di usare la frutta come decorazione.

Un’altra cosa importante che ho imparato al Bergese è stata usare la macchina da caffè con la tramoggia. Mi piace molto preparare cappuccini e caffè e un giorno spero di lavorare come barista.

[Ngone – Corso C, Primo Livello CPIA Voltri]

Foto: credit Helena Lopes / Unsplash

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